domenica 26 luglio 2009

Post per il blog di "VIS MUSICAE"

L'altro giorno mentre facevo un giro sul web ho trovato una bellissima poesia dedicata ai sordi. E' stata scritta dal dott. Willard J. Madsen,un professore americano sordo che insegna al Gallaudet College ed è direttore del " Sugn Language Programs". Credo che Madsen componendo questa poesia volesse mettere in evidenza il peso della sordità, le sofferenze che ne derivano,che chi non è sordo non potrebbe mai comprendere. Da qui quel grido poetico: "Devi essere sordo per capire..". Ritornello che dà anche il nome alla Poesia.

DEVI ESSERE SORDO PER CAPIRLO..


Che cosa c’è di più terribile che “sentire” una mano?
Devi essere sordo per capirlo!!!
Che cosa c’è di più terribile che essere un bambino,
a scuola, in una stanza vuota di suono
con una maestra che parla e parla e parla;
e che quando ti viene vicino
si aspetta che tu abbia capito le sue parole?
Devi essere sordo per capire…
O quando la maestra pensa che per farti felice
basti insegnarti a parlare con la tua voce;
come se tu fossi un giocattolo nelle mani di un bambino ignaro
che ti strapazzi per ore ed ore senza fine e pietà,
prima che venga fuori un verso che assomigli a un suono?
Devi essere sordo per capire…
Che cosa c’è di più terribile che avere la tentazione di conoscere
tutte le verità del mondo
e di volerle conoscere con le tue sole forze,
e poi scoprire che questo tuo desiderio è destinato
ad andare in fumo
e allora ti rivolgi a un fratello, a una sorella, a un amico
perché ti guardino per darti una risposta
e che invece ti dicono, “Ma di che t’impicci, lascia perdere!”?
Devi essere sordo per capire…
Che cosa c’è di più terribile che starsene in un angolo in castigo,
pur sapendo di non aver fatto niente di male,
se non di esserti azzardato a usare le mani
per comunicare a un fratello del silenzio
un pensiero che ti è venuto in mente proprio in quel momento?
Devi essere sordo per capire!!!
Che cosa c’è di più terribile che vedere qualcuno gridare,
qualcuno che è solo convinto di aiutare a sentire;
e interpretare male le parole di un amico
che non vuole far altro che aiutarti a capire,
mentre tu credi che voglia prenderti in giro?
Devi essere sordo per capire…
Che cosa c’è di più terribile di quando ti ridono in faccia,
solo perché tu cerchi di ripetere le parole degli altri
proprio per essere sicuro di aver capito bene,
e poi ti accorgi che non avevi capito niente
e allora vorresti gridare, “Ti prego, fratello, aiutami!”?
Devi essere sordo per capire…
Che cosa c’è di più terribile che pendere dalle labbra
di qualcuno che sente per te al telefono un amico;
e far telefonare a una ditta
ed essere costretto a svelare le tue cose più intime,
e poi scoprire che le tue parole
non sono state “tradotte” chiaramente?
Devi essere sordo per capire…
Che cosa c’è di più terribile che essere sordo e solo
in compagnia di quelli che possono sentire
e tu non puoi far altro che tirare ad indovinare mentre si cammina,
perché non c’è nessuno che ti tenda una mano
mentre tu cerchi di destreggiarti fra le parole e i suoni?
Devi essere sordo per capire…
Che cosa c’è di più terribile che incontrare per strada
uno sconosciuto che all’improvviso apre la bocca
per chiederti qualcosa
le parole corrono veloci sulle sue labbra
e tu non riesci a capirci nulla,
perché lui non sa che tu ti sei smarrito a rincorrere la sua voce?
Devi essere sordo per capire…
Che cosa c’è di più terribile che capire
le agili dita dei sordi che descrivono una scena
e che ti fanno sorridere ed essere sereno
con la « parola parlata » di una mano che si muove
e che ti aiuta in qualche modo a far parte del mondo?
Devi essere sordo per capire…

Com’è terribile sentire… una mano…

Sì, devi essere sordo per capirlo!!!

Post per il blog di "Lingua dei segni"

L’embriogenesi dell’udito.
A partire da Aristotele in poi si è stabilito un nesso fra udito e voce o meglio tra udito e intelligenza specificamente "linguistica". Infatti un sordo profondo fin dai primissimi mesi di vita non rivela nessuna inclinazione verso il linguaggio verbale.L'udito mantiene la posizione grazie alla quale abbiamo finito per produrre suoni linguistici, infatti questo sostiene la verticalità che mette al mondo la voce articolata. Studi audiopsicofonologici hanno dimostrato come un soggetto produce vocalmente solo ciò che è in grado di udire.L'udito è un fondamento biologico molto speciale del linguaggio in quanto esso è ontologicamente relazione,ad esempio, con il corpo, con se stesso che parla e si parla e che ascolta e si ascolta.Attraverso una ricerca svolta da Alfred Tomatis si è venuto a conoscenza che l'orecchio si forma già nella fase embriologica dal terzo mese di gravidanza .Sulla base delle conclusioni teoriche e dei risultati sperimentali ottenuti dalla ricerca da lui svolta, Tomatis ha fondato una pedagogia dell’ascolto nota oggi come “metodo Tomatis”. Essa trova vasta applicazione tanto nelle disfunzioni del linguaggio e della comunicazione, quanto nell’apprendimento delle lingue. La prima osservazione fatta è che le diverse articolazioni implicate per la trasmissione dei suoni verso l’orecchio interno , non hanno la stessa origine embriologica. Tomatis propone una nuova spiegazione per la percezione dei suoni.Lo studio del comportamento in utero dell’orecchio ha permesso di venire a conoscenza di alcuni importanti meccanismi che gettano luce sull’effettivo funzionamento dell’udito. Il fatto che l’orecchio inizi a formarsi già dal terzo mese di gravidanza implica il fatto che esso sia il primo organo sensoriale a formarsi. Il feto nel quarto mese è in grado di provare sensazioni uditive. A questo stadio sono state notate reazioni connesse alla percezione dei suoni. La coclea, tubo a spirale avvolto due volte e mezzo su se stesso, ha funzioni specificamente uditive ed è operativa dal quarto mese e mezzo. Alla coclea i suoni arrivano attraverso la catena degli ossicini che serve da ponte alla trasmissione del suono. Al quinto mese di vita fetale, esso è un organo adulto capace di immagazzinare informazioni.Tomatis inoltre sostiene che la catena degli ossicini serva a tenere sotto controllo la tensione del timpano in quanto l’udito è ontegeneticamente acquatico. Infatti un bambino è sordo dalla nascita in seguito ad un trauma, che si ha quando il bambino alla nascita non ha il liquido amniotico all’interno della tromba di Eustachio. Questo perché le caratteristiche del suono acquatico sono ben diverse da quelle del suono aereo, infatti in acqua i suoni hanno una trasmissione più veloce. Di conseguenza , per il fatto che l’udito è molto importante nell’acquisizione del linguaggio verbale poiché prima di essere logos siamo stati innanzitutto ascolto, risulta più difficile per un sordo acquisire un linguaggio verbale.

sabato 25 luglio 2009

RECENSIONE POSITIVA: Tra i vari blog uno che ha mi colpito particolarmente è http://ilfantasticomondodifscc.blogspot.com/ "Il fantastico mondo di FSCC" di Roberta Rizzo.
Questo è un blog ha attirato la mia attenzione sia dal punto di vista argomentativo sia da quello strutturale. Dal punto di vista argomentativo è interessante come Roberta sia riuscita ad associare la moda al mondo di noi studenti di fscc, singolare è poi il sondaggio postato su come alcune mie colleghe vestano nelle varie occasioni!!!
Strutturalmente: si tratta di un blog ben strutturato e molto pulito. E' anche molto completo in quanto non mancano i vari gadget tra cui la playlist, adsense, la radio e perfino il badge di facebook.






RECENSIONE NEGATIVA: La mia più che una recensione negativa è una sorta di commento al tema trattato nel blog di Daniele Demaio "Vasco VS Liga e tanto altro..." http://danieledemaio.blogspot.com/ . Sarà che sono una patita sia di Vasco sia di Liga e quindi non riesco proprio a metterli l'uno contro l'altro. Solo questo in negativo perchè strutturalmente il blog mi è piaciuto davvero tanto...è uno dei blog più belli, se non l'unico, tra quelli che seguo!!!!

venerdì 24 luglio 2009

...

Alcuni giorni fa smanettando sul social network più gettonato, il famoso FACEBOOK, leggevo tra i vari stati di amici che non avevano voglia di uscire e preferivano stare davanti al pc a passare il tempo su facebook!!! Mi sono detta "oh mio dio!!!! ma dove stiamo arrivando?!?!?!?!"....
Adesso si preferisce stare di più davanti ad un pc che uscire sul lungomare o in centro???
Io che sono più che patita di Internet, Chat varie e social network mi ha meravigliata la lettura di quelle parole..."mi stuffa uscire...come al solito preferisco cazzeggiare su facebook!!!"
Ma non è che tutto questo si stia rivoltando contro di noi??? Ma non è che fra qualche anno passeggiando per le strade mi accorgerò che queste sono vuote perchè i ragazzi preferiscono stare in casa a passare il tempo davanti al pc, magari su qualche altro network appena nato?!?!?!?!?!
Bhè spero tanto di no!!! Trascorrere la sera con i tuoi amici, scherzare, divertirsi e fare quelle follie che solo una certa età può farti fare non ha niente a che vedere o a che fare con lo stare davanti al pc....non può essere messo nemmeno a paragone!!!! Ma perchè allora quel mio amico ha scelto di rimanere a casa quella sera??? E' successo perchè si ha sempre più paura di esporsi in prima persona , di mostrare i sentimenti , di vedere le reazioni altrui di fronte ad un nostro atteggiamento...e allora ci si espone in chat, sugli space nei social network. Eh già...lì si mettono foto nostre, post con i nostri stati d'animo, canzoni che ci rispecchiano perchè lì non si ha paura di esporsi!!! Va bene tutto questo...iscriversi ai vari social network, chattare, avere uno space ma tutto ciò non deve in nessuno modo influenzare la nostra vita in modo negativo!!! MAI....perchè è una sorta di circolo vizioso che quasi quasi impedisce di vivere...e la vita va vissuta giorno per giorno, attimo per attimo..senza rinunciare alle cose che più possono rederci felici per una chat!!!!