giovedì 28 maggio 2009

La ricerca...

L'idea di creare un blog che parlasse della comunicazione tra ragazzi (e non solo tra di loro, ma anche tra adulti e ragazzi e tra gli stessi adulti) l'ho avuta mentre preparavo un esame che parlava appunto di come i ragazzi preferiscono la comunicazione mediata. Ciò è anche il risultato di una ricerca fatta proprio nelle Università di Salerno, Napoli, Lecce e Arcavacata, che individuò nell'universo giovanile un'accentuata tendenza verso forme di comunicazione mediata.
Ai ragazzi esaminati sono state poste alcune domande come ad esempio che rapporto avevano con i media, quali erano quegli strumenti che maggiormente usavano e quali quelli che loro preferivano; oppure vennero poste domande sul tipo di comunicazione che preferivano e sul perchè, la differenza che c'è tra la comunicazione faccia a faccia e la comunicazione attraverso una chat. Consapevoli delle differenze che contraddistinguono le due forme di comunicazione (diretta e mediata) i ragazzi intravedono nella comunicazione diretta la possibilità di utilizzare il linguaggio del corpo, modificare tono e modo di rapportarsi, percepire ed esprimere le emozioni.Ma non ritengono che essa sia sinonimo di maggiore sincerità e al contrario affermano che una persona può esprimersi di più e meglio nascondendosi dietro un mezzo di comunicazione. Questo porta a degli svantaggi della comunicazione diretta come l'esposizione in prima persona, la minore libertà, il fare qualcosa di spiacevole e si ricorre ad uno strumento per esprimere qualcosa che faccia a faccia non si ha il coraggio di esprimere.

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